IERI MI SONO FATTO VACCINARE, COME I TERRESTRI STANNO FACENDO PER SCONFIGGERE IL VIRUS DELLA PANDEMIA. IN REALTÀ NON NE AVREI AVUTO BISOGNO, PERCHÉ DAL NOSTRO PIANETA PARTIAMO GIÀ TUTTI IMMUNIZZATI. MA HO VOLUTO FARLO UGUALMENTE. SIA PER NON DARE NELL’OCCHIO RIFIUTANDO QUELLO CHE TUTTI FANNO, SIA PER PROVARE ANCH’IO LE SENSAZIONI – DI FIDUCIA MA ANCHE DI TIMORE – CHE TUTTI STANNO PROVANDO.

Dopo la vaccinazione, mi è sorta spontanea una riflessione sul significato del “vaccino”.

Sul dizionario ho trovato che il termine indica un preparato che facilita la produzione nell’organismo di anticorpi protettivi contro una specifica malattia infettiva. Il nome deriva dal vaiolo delle vacche che per primo è servito per immunizzare dal vaiolo umano. Poi ci furono vaccini per tutte le infezioni, batteriche o virali. Alcune vaccinazioni sono obbligatorie, e hanno eliminato quasi del tutto malattie infettive che prima sterminavano tanti bambini e adulti.

Tutti i vaccini, anche quelli attuali contro il Covid, hanno controindicazioni. E queste impauriscono molti genitori i quali temono che i loro figli abbiano più danni che benefici dalle vaccinazioni infantili. Ci sono movimenti “no vax” che diffondono a loro volta il virus della protesta contro l’obbligatorietà.

Ma non è questo di cui voglio parlare, bensì della fantasia che ho avuto ieri mentre mi vaccinavo. Ho immaginato che si potesse trovare, e iniettare, un vaccino per ognuno dei virus che affliggono l’umanità, non perché fanno male al corpo ma perché danneggiano i rapporti umani e sociali.

Penso al virus di certe emozioni, come l’ansia e il panico che in certe situazioni si trasmettono a catena infettando interi gruppi sociali. O al germe della gelosia, che può contagiare una persona tranquilla e amorosa trasformandola in un Otello omicida.

Nel pieno della pandemia la voce di Papa Francesco ha ricordato a tutti un contagio virale che fa milioni di vittime nel mondo: quello della povertà e della fame. Con la sua solita semplicità, che ad alcuni sembra ingenuità, ha detto che “adesso ci stiamo svegliando un po’ di fronte al virus, ma ci sono altre pandemie che fanno morire tanta gente e noi guardiamo da un’altra parte”.

Un virus che si espande sempre più è quello che porta ad uccidere l’ambiente. Come se la natura e l’ecologia del pianeta fossero proprietà di qualche nemico da combattere, e non invece l’eredità da lasciare ai figli degli stessi abitanti terrestri.

Un altro pericolosissimo virus che contagia tutto il mondo è il razzismo, l’odio verso chi è diverso per colore della pelle, modo di vivere, religione, ma anche caratteristiche fisiche o mentali. Ne ho già parlato in precedenza. Chi è contagiato da questo virus considera i “diversi” come pericolosi, da combattere in modo preventivo. È paradossale questa infezione che si contagia (realmente) perché vorrebbe prevenirne un’altra (immaginata). E finisce per distruggere la convivenza di tutti.

by Flip Schulke, 1963

C’è poi un virus che mi sembra il più grave e diffuso: la mancanza di intelligenza, altrimenti detta stupidità. Ho parlato in un un precedente rapporto di questo virus della irrazionalità, che sconvolge molte azioni umane di individui, coppie e famiglie, gruppi sociali, addirittura intere nazioni se il virus – come spesso accade – attacca gli uomini politici e i governanti. Una delle conseguenze è il virus del conflitto e della guerra come soluzione per risolvere i problemi, mentre pone problemi nuovi e più gravi.

Per tutti questi virus, e per altri ancora che ognuno di voi può ricordare facilmente leggendo i quotidiani o frequentando i media, sognavo ieri che si preparassero e si mettessero in circolazione appositi vaccini.

Mi chiedo se i governanti sarebbero disposti a comprarli per la loro popolazione, come fanno per i vaccini contro le malattie infantili e contro il Covid.

Eppure i luoghi dove produrli ci sono, e non bisogna inventarli. Sono i luoghi dove si educano le giovani generazioni, dove si plasmano le convinzioni religiose, dove si producono e si applicano le leggi. E a monte, dove si fa ricerca su cosa può prevenire le malattie virali che tormentano la convivenza civile e sociale.

Molte di queste ricerche ci hanno già detto cosa aiuta ciascun virus a diffondersi, e come si può fare per frenarne la diffusione. Ci hanno spiegato anche quali possono essere le controindicazioni e le difficoltà a fare accettare gli antidoti.

Ci sarà qualcuno che vuole tenerne conto, e lanciare campagne vaccinali contro tutti i virus che sconvolgono la vita del vostro pianeta?