HO LETTO CHE IL DIRETTORE DEL CIMITERO DI UN GRANDE COMUNE ITALIANO È STATO ARRESTATO PER CORRUZIONE.  CHIEDEVA DENARO AI FAMILIARI DEI DEFUNTI PER FARLI PASSARE AVANTI AGLI ALTRI NELLA “GRADUATORIA DI SEPOLTURA”.

In termini giuridici si chiama concussione se è il funzionario a chiedere qualcosa in cambio per fare quello che sarebbe il suo dovere, o andare oltre questo dovere e fare un “favore”. Corruzione è quando il funzionario accetta l’offerta di chi il piacere lo vuole fatto. Ma la sostanza non cambia: “mettiamoci d’accordo, se bisogna pagare per avere questo favore”

Nel caso in questione, è vero che nei cimiteri gli spazi residui diminuiscono continuamente, e i morti devono essere messi in coda, in attesa di trovare uno spazio dove sistemarsi definitivamente (è il caso di dirlo!).

Nel cimitero diretto da questo signore (termine in verità poco appropriato) c’erano oltre 500 bare in attesa di sepoltura; e quando c’è fila c’è… odore di mazzetta. Nelle intercettazioni il direttore diceva “Per gli amici c’è sempre posto”. Ma gli amici erano quelli disposti a versare fino a 800 euro, per corrompere lui e i suoi sottoposti, una decina di persone che contribuivano a questo giro d’affari sulle “sepolture agevolate”.

Impressiona che questo giro di affari riguardi persino i morti. Invece sappiamo bene che per trovare posto in ospedale spesso va pagata lautamente una visita direttamente al medico che poi agevolerà il ricovero. Questo non si considera neppure corruzione, ma una normale forma di prenotazione con ticket personalizzato.

La corruzione è un fenomeno antico, tutti gli storici ne parlano. Forse c’era pure nella preistoria, anche se non abbiamo prove documentali. Ma certamente esisteva tra i popoli egizi, greci, romani, nel medioevo e nel rinascimento, nei regni e nelle repubbliche, nelle società democratiche o totalitarie, avanzate o del terzo mondo. Neppure il popolo ebraico di cui parla la Bibbia o le caste sacerdotali di varie religioni ne sono rimasti immuni.

Corrompere e farsi corrompere è forse l’atto più diffuso ovunque nel vostro mondo dopo i rapporti sessuali e la procreazione.

Certo, questo atto contro la convivenza civile si è provato a contrastarlo, con leggi tanto più severe quanto più restavano inapplicate. Peraltro ci sono anche giudici che non disdegnano dal deviare dalla “legge uguale per tutti”, davanti a suggestioni di denaro o altri favori. Poliziotti che evitano di far rispettare la legge e proteggono invece i delinquenti da cui sono sovvenzionati. Commissari di concorso che fanno vincere il candidato che offre qualcosa in cambio, in denaro o in natura. Arbitri che avvantaggiano una delle parti verso cui dovrebbero essere neutrali, e atleti che si accordano per truccare le gare che giocano.

Una soluzione strana ma originale l’ho trovata in una storia della Cina: nel ’700 l’imperatore YongZheng pensò bene di dare premi in denaro a chi non si faceva corrompere. Non è chiaro come si facesse ad accertare chi si asteneva dalle mazzette: è difficile dimostrare di non aver fatto qualcosa… Infatti la corruzione non diminuì, e i premi servirono ad aumentare i profitti degli stessi corrotti. Non è un esempio da seguire.

Più recentemente, nella Cina ma anche in altri paesi, si è deciso che la punizione per i funzionari corrotti possa arrivare fino alla pena di morte. Ma per pochi casi in cui si arriva alla soppressione fisica, migliaia di altri restano sani e arricchiti.

Esistono “Autorità nazionali anti-corruzione”, e persino una “Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione” cui aderiscono quasi tutti i paesi del vostro mondo civile, anche quelli che hanno dati di dilagante corruzione negli atti pubblici. Aderire è facile, controllare meno, specie dove i controllori sono anch’essi corrotti!

Le statistiche ci dicono pure che gli Stati dove c’è più corruzione finiscono con l’essere i più poveri, con maggiori disuguaglianze sociali, i più inquinati e con minore assistenza sanitaria alla popolazione.

Insomma, la corruzione – dai politici agli amministratori ai direttori dei cimiteri – fa male a tutti: compresi gli interessati, se vengono scoperti.

È quindi una delle epidemie più infettive e anche più dannose che tormentano il vostro mondo.

Scriveva il giornalista Indro Montanelli: “La corruzione non deriva da questo o quel regime o da queste o quelle regole … deriva da qualche virus annidato nel nostro sangue e di cui non abbiamo mai trovato il vaccino. Tutto ne viene regolarmente contaminato”

E degli effetti di questa contaminazione ha parlato anche il capo della Chiesa cattolica, papa Francesco: “Una cosa corrotta è una cosa sporca. Un animale corrotto puzza. La corruzione puzza e la società corrotta puzza…”

Peccato che la maggior parte del vostro mondo pare abbia perso l’olfatto…