VI RACCONTO LA STRANA STORIA DI UN CONCORSO PUBBLICO, CHE È GIRATA POCO SUI MEDIA IN TEMPI DI GUERRE E DI FEMMINICIDI. MA CHE MERITA DI ESSERE CONOSCIUTA, NEL MIO MONDO ALIENO E ANCHE NEL VOSTRO.

La storia avviene in una regione del Meridione d’Italia, e il concorso riguarda l’assunzione alla Regione di agenti forestali. Ce ne sono già 16mila, però solo 500 sono assunti regolarmente. Gli altri sono “stagionali” come i bagnini. Vengono ingaggiati in estate per le campagne contro gli incendi, che da queste parti sono tantissimi nei mesi caldi.

Adesso finalmente la Regione emana un bando di concorso per assumerne stabilmente … 49, e lo vanta come un successo, anche se si sa bene che bastano solo per coprire i prossimi pensionamenti.

Si presentano 20000 candidati (avete letto bene: ventimila per meno di 50 posti) e tra loro ingegneri, assistenti sociali, fisioterapisti, giovani che non trovano lavoro, e altri meno giovani che lavorano lontano da casa e vorrebbero tornare nella loro regione. Tutti inseguono il miraggio di un posto fisso, con uno stipendio stabile e la prospettiva di una pensione a fine carriera.

Questa moltitudine di aspiranti sanno che solo 1 su 400 potrà essere assunto, e che tra questi “fortunati” non mancheranno i  “raccomandati”, ma la speranza di farcela comunque è sempre viva.

Solo dopo aver fatto i quiz per la selezione alla moltitudine di aspiranti, saltano fuori tante irregolarità.

A cominciare dal finanziamento del concorso bocciato dagli organi di controllo e rifinanziato con altri fondi, pur di farlo comunque.

C’è poi una clausola del bando che a parità di punteggio privilegia mutilati e invalidi. Non proprio l’ideale per selezionare chi deve correre a spegnere incendi nei boschi …

Ma la cosa più strana è che il primo classificato nei quiz, che ha risposto giusto a tutte le domande, ne ha azzeccato anche una che aveva tutte le alternative di risposta sbagliate. Come avrà fatto a indovinare pure quella? Si scopre che questo genio eccezionale è il figlio dell’ex capo del Corpo Forestale. Lo stesso che prima di andare in pensione ha scelto i componenti della commissione esaminatrice, nonostante l’amministrazione lo avesse diffidato dal farlo. E si scopre che la commissione conosceva in anticipo, compresa la risposta giusta alla domanda sbagliata, i quiz preparati da una ditta specializzata, che evidentemente aveva qualche falla nel sistema di segretezza necessario in questi casi.

Il concorso è stato annullato, e dovrà essere ripetuto.

Sono state calcolate in 800mila Euro le spese (inutili) per organizzare il concorso. Chi le ripagherà? E chi ripagherà i ventimila candidati per le spese sostenute, senza contare il tempo e lo stress, tutto da ripetere?

La Procura della Repubblica accerterà se ci sono stati reati, e chi deve risponderne.

I miei superiori alieni, letta questa storia, si sono molto meravigliati che fatti simili possano verificarsi in un paese che ha persino istituito un Ministero per il Merito!

Quanto alla denuncia per eventuali reati penali, secondo i giuristi del mio mondo alieno per questi casi si dovrebbe prevedere un reato che congiunge insieme arroganza e stupidità. Che pare non ci sia nel codice penale italiano, ma sarebbe il caso di introdurlo…