ANCHE STAVOLTA PRENDO SPUNTO DA UN FATTO DI CRONACA CHE CI HA EMOZIONATI E SCONVOLTI, QUELLO DI VIVIANA E GIOELE, MADRE E FIGLIO SCOMPARSI INSPIEGABILMENTE, POI RITROVATI SENZA VITA TRA I CESPUGLI DI UN BOSCO.

Non voglio avventurarmi in considerazioni e ipotesi sui fatti, ce ne sono tante sui quotidiani, né sulle motivazioni che hanno spinto la madre ad azioni che al momento appaiono illogiche e forse non comprenderemo mai.

Ho sentito il bisogno di consultare la mia amica psicologa, e con lei abbiamo discusso a lungo di questo e di altri casi tragici che le cronache ci presentano.

Ci sono tornate in mente le parole di Dante: “nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita…”

In casi come quelli che le cronache ci raccontano, la “selva oscura” è la mente umana e la “diritta via” il suo funzionamento normale, capace di non deviare nei tanti sentieri che portano verso pericoli o precipizi.

Dante immaginò di avere in Virgilio una guida competente e sicura, che infatti lo porta fuori dalla selva; purtroppo questa guida manca a molti che nella selva si perdono e soccombono.

Come è successo a Viviana, una vivace e brillante DJ appassionata del suo lavoro e madre amorevole dell’unico figlio, travolta da idee e sentimenti contrastanti e negativi, aggravati dall’isolamento per la pandemia.

Non sapremo mai cosa ha pensato la mattina in cui è uscita incontro alla fine, se l’ha voluta o subìta, se il piccolo Gioele è stato sfortunato testimone o vittima delle angosce materne, quanto il piccolo incidente in autostrada abbia contribuito a terminare l’opera di disorientamento già da tempo in atto in una mente sconvolta, attivando uno stato confusionale con le conseguenze terribili di cui sappiamo.

È da questo disorientamento e da questa confusione che si dovrebbe partire per comprendere come lo stress e il malessere possano trasformarsi in atti inconsulti e in esiti distruttivi.

I segni di questo sconvolgimento sono evidenti in anticipo, basta saperli leggere e proporre una guida per cambiare le idee e le emozioni negative. In questo caso, e in tanti altri che la cronaca ci propone quotidianamente, l’attenzione ai segni premonitori e una guida per uscire dal sentiero senza sbocco sono mancate. Nessun Virgilio ha sorretto Viviana, e lei tra i cespugli di un bosco ha perso la vita sua e dell’amato figlio.

La mia amica psicologa insiste sulla necessità di incrementare i servizi per la prevenzione e il supporto tempestivo alle situazioni di disorientamento provocate dallo stress. Specie quando le emergenze sociali e gli elementi stressanti, come l’isolamento provocato dalla pandemia, sono evidenti e pressanti.

Da alieno abituato nel mio mondo ad avere sempre a disposizione, anche in via telematica, supporti per i momenti e le situazioni problematiche, non posso che concordare.

Spero che anche nel vostro mondo si trovino i modi e le risorse per evitare che la selva oscura delle menti umane, lasciata senza guida, provochi drammi come quelli che hanno travolto le vite di Viviana e Gioele.