Comincio a conoscere aspetti interessanti della vita in questa parte del mondo dove per adesso mi trovo in missione.

Oggi ho fatto conoscenza con la scienza psicologica, anzi, per meglio dire, con una psicologa (pure abbastanza carina). Dopo un po’ che parlavamo, mi ha detto che le sembravo ‘diverso’ per il modo di parlare e di ragionare… al che mi sono messo sulla difensiva (è vero che sono diverso!). Tanto più quando mi ha detto che i ‘diversi’ da tempo nelle vostre società sono oggetto di strane paure e ancora più strani provvedimenti.

La associazione cui questa psicologa appartiene ha pubblicato un documento, che mi ha segnalato e conto di leggere presto. Tratta il rischio di considerare potenziali ‘nemici’ quanti hanno qualcosa di differente dalla maggioranza cui si appartiene. Insomma molti di voi considerano chi non è come loro pericoloso e quindi da controllare.

Nel nostro pianeta chi è diverso è visto con piacere se interrompe la monotonia dell’essere tutti uguali, altrimenti assomiglieremmo a quei noiosi replicanti che ci sono in certi vostri film di fantascienza. Mi hanno abituato a cercare qualcosa di interessante da scoprire in chi è differente da me stesso, e a non averne paura, finché non cerca di assalirmi o danneggiarmi. E allora so bene come difendermi e contrattaccare (ma questo può capitare anche con chi è simile a me!).

Noi alieni siamo tutti diversi tra noi, e ne siamo lieti. E non siamo abituati a perseguitare per principio i diversi per razza, credenze, idee, forma o colore. A meno che non facciano qualcosa di male, e allora li neutralizziamo come facciamo con tutti quelli che ci provano, quale che sia la loro credenza o colore.
Non capisco che senso ha impedire agli stranieri di entrare e uscire dai confini di quella che voi chiamate ‘patria’, se non hanno motivi ostili: per esempio, se vogliono attaccare per conquistare il territorio con mezzi militari o finanziari, (questi ultimi oggi più diffusi e pericolosi che in passato).

Ancora meno capisco perché bloccarli se arrivano con una barca dal mare, e invece lasciarli entrare se vengono con un passaporto in aereo, o (come me) addirittura da un altro pianeta con mezzi che i vostri controlli non sono in grado di bloccare. Perché sono considerati pericolosi solo gli sventurati che sfidano la morte per cercare di arrivare in terre immaginate migliori, e che già per il modo in cui arrivano dimostrano di non avere intenzioni ostili? Proprio questi devono essere lasciati in mare o rispediti nei luoghi di provenienza, dove si trovano tanto male da voler fuggire?
A parte i (veri) nemici che invadevano i territori per conquistarli, che giustamente andavano respinti, per millenni la gente ha viaggiato pacificamente in lungo e in largo oltrepassando i confini, che magari non esistevano neppure…

La mescolanza di diversità che si è creata ha fatto certamente bene alle vostre razze dalla preistoria ad oggi. Là dove invece i diversi sono stati combattuti ed emarginati, sono diventati davvero ostili e pericolosi.
Per questo non capisco certe dichiarazioni che leggo nei vostri giornali, mi risultano proprio incomprensibili.
Intanto ho detto alla mia amica psicologa che per un periodo non ci vedremo, e la chiamerò io quando avrò bisogno di capire qualcosa di più sui ‘diversi’ e sul modo di trattarli. Con questi scrutatori di cervelli meglio essere prudenti, non si sa mai…