OLTRE MEZZO SECOLO DOPO LA PRIMA PASSEGGIATA IN ORBITA DI UN ASTRONAUTA RUSSO, ABBIAMO ASSISTITO ALLA PRIMA USCITA NELLO SPAZIO DI CIVILI, NON ASTRONAUTI DI PROFESSIONE.
Il pionieristico evento è avvenuto all’interno di Polaris Dawn, la missione di SpaceX di Elon Musk. Il fondatore di Tesla, PayPal, Neuralink, e altre redditizie imprese che lo rendono l’uomo più ricco del pianeta, non ha partecipato personalmente a questo debutto di turismo spaziale. Forse per comprensibile prudenza… Ma ha ampiamente pubblicizzato la prima passeggiata spaziale di civili, aprendo l’era delle gite in orbita. “È la prima volta che dipendenti di SpaceX fanno parte di un equipaggio di civili, fornendo preziose informazioni per le future missioni, che permetteranno di rendere la vita multiplanetaria”
Per propagandare al massimo questa impresa è stata trasmessa, dalla pagina di SpaceX, la diretta dell’evento. Ben quattro milioni di spettatori hanno seguito l’inconsueta passeggiata, che è stato sostanzialmente uno spettacolo in mondovisione.
Il primo ad affacciarsi dalla navicella è stato l’imprenditore Isaacman, miliardario fondatore di una società di tecnologia finanziaria. Selezionato in base al merito, non secondario, di dare laute sovvenzioni al progetto Polaris Dawn.
Poi, per assicurare la parità di genere in questa impresa miliardaria, è uscita Sara Gillis, che partecipa all’addestramento degli astronauti per conto di SpaceX. Quindi un’esperta del mestiere, non una delle casalinghe della classe media americana. Queste dovranno aspettare per uscire nello spazio con i loro coniugi, per una passeggiata speciale lontana dai giardini pubblici della loro cittadina.
Certo, la gita extraterrestre ancora costa troppo, si parla di 150 milioni di dollari per una missione. Quindi il biglietto di viaggio non è accessibile al comune cittadino ma solo a miliardari e a loro dipendenti. Costa 450 mila dollari un volo per passeggeri civili di Virgin Galactic, che nel 2023 ha portato a 80 km di altezza anche un ottantenne parkinsoniano e una diciottenne con la madre. In realtà, queste avevano ‘vinto’ il volo in una lotteria organizzata dalla stessa compagnia.
Ma la storia della scienze ci insegna che col tempo le tecnologie diventano sempre meno costose, e accessibili a prezzi contenuti. L’aereo, un tempo proibitivo per molti, oggi è competitivo rispetto al treno o all’auto.
Le compagnie private Interplanetary Transport System, poi Starship, e Blue Origin di Jeff Bezos, stanno sviluppando la tecnologia per i voli interplanetari, mirando a ridurre progressivamente i costi. Il progetto dichiarato è colonizzare Marte, facendone una succursale della Terra, utile quando questa si avvierà alla inevitabile decadenza.
“Se l’Umanità spera di diventare una specie multi-planetaria, dobbiamo trovare un modo per spostare milioni di persone su Marte” scrive Musk, proclamando che “non c’è niente più eccitante di andare fuori dal mondo e stare fra le stelle”.
SpaceX, dopo aver lanciato nello spazio redditizi satelliti commerciali, pochi anni fa ha stretto un accordo con Space Adventures, un’impresa di turismo spaziale. Lo scopo è mandare cittadini privati nello spazio, e la passeggiata di Isaacman e Gillis è stato il brillante lancio pubblicitario.
Via dunque al turismo spaziale di massa. Virgin Galactic prevede voli mensili, anche se al momento senza passeggiate fuori dalla cabina, ma presto avremo anche quelle.
Tempo verrà in cui le agenzie di viaggi metteranno in catalogo gite nello spazio, oltre che crociere intorno a mondo, soggiorni al mare caraibico, o pellegrinaggi ai santuari della fede.
Si potrà scegliere una passeggiata di pochi minuti per festeggiare un compleanno o un anniversario, e regalare un viaggio spaziale al partner per uscire tra le stelle tenendosi per mano. Oppure organizzare una gita collettiva per celebrare un matrimonio, con tanto di invitati in “tuta da sera”. Potranno essere messi in catalogo lussuosi funerali, con solenne sepoltura del caro estinto nel vuoto cosmico anziché nel tradizionale oceano terrestre.
Più semplicemente, gli astronauti dilettanti potrebbero incontrarsi nello spazio nei weekend, oppure la sera di Halloween. Si potrebbe organizzare un carnevale nell’etere, con tute mascherate e navette trasformate in carri allegorici.
Nascerà l’organizzazione di gare sportive nel vuoto cosmico, senza perdere l’occasione di scommetterci sopra, come i terrestri sono abituati a fare su qualunque cosa.
Essenziale sarà abituare la gente comune a sganciarsi dalla Terra e a slanciarsi nello spazio con entusiasmo e fiducia, lasciando un pianeta ormai in inevitabile dismissione.
Ma ci sono anche potenziali risvolti spiacevoli, prefigurati dai romanzi di fantascienza.
A spasso nello spazio potranno essere spediti delinquenti condannati a lunghe pene. I regimi dittatoriali manderanno in esilio oppositori o prigionieri politici in viaggi cosmici da cui sarà difficile tornare.
Fra i milioni di terrestri da spostare nello spazio, si infiltreranno tanti avventurieri senza scrupoli, alla ricerca di terre di conquista e di facili guadagni. Come avvenne in tante epoche storiche in diversi continenti terrestri. Con tutti i guai che ne sono derivati.
Insomma lo spazio cosmico potrebbe diventare una appendice della Terra, esportandovi quanto di positivo e di negativo in essa ben conosciamo.
Ma non è detto che noi alieni assisteremo senza reagire all’invasione del nostro spazio, col rischio di vederlo inquinare materialmente e moralmente, come è avvenuto nel vostro pianeta.
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