DA QUANDO, DOPO IL BLOCCO PER LA PANDEMIA, E’ RIPRESA LA POSSIBILITA’ DI ANDARE SULLE SPIAGGE, HO DECISO DI PROVARE AD IMMERGERMI NEL VOSTRO MARE, CHE FINORA AVEVO SEMPRE AMMIRATO A DISTANZA.

In nessuno degli altri posti dove prima ero stato inviato in missione c’era un mare così bello ed invitante per placare la calura estiva.

La mia curiosità era tanta, perché nel nostro pianeta non ci sono mari, l’acqua è prodotta artificialmente e non la possiamo sprecare per costruire oceani.

Ovviamente non sono stato addestrato a nuotare, per cui ho iniziato a prendere confidenza col mare in una spiaggia di sabbia con acqua bassa adatta alla mia incapacità natatoria.

Ho trovato situazioni incredibili, nonostante l’obbligo di distanziamento ancora in vigore. Anzi, proprio per questo, già di prima mattina intere famiglie con ombrelloni sdraio seggiolini e tovaglie invadono la spiaggia per trovare spazi in prima fila. Chi arriva dopo deve accontentarsi delle retrovie. L’importante è poter raggiungere in qualche modo il mare… e tutti, bambini giovani e vecchi poter godere delle fresche acque. Qualche scienziato ha scritto che immergersi nell’acqua richiama quando si era nell’utero prima di nascere. Mi pare una esagerazione, ma è un’idea sul perché piace tanto stare dentro l’acqua.

Anche per me questa esperienza è stata bellissima, farsi cullare dalle onde formate da un vento leggero e rinfrescante. Ho deciso che, prima o poi, imparerò a nuotare. Ed ho capito perché andare al mare quando il tempo lo permette è uno dei vostri passatempi preferiti, piacevole per il corpo e rigenerante per la mente.

Non ho capito però come mai nell’acqua in cui ci si immerge si trova di tutto, oltre i pesci che naturalmente ci dovrebbero stare: pezzi di plastica, chiazze di olio abbronzante, altri materiali inquinanti e liquami che gli scarichi fognari mandano proprio nel mare… Tant’è che spesso il bagno è vietato (anche se la gente lo fa lo stesso!)

Per non dire delle spiagge, in cui sono presenti tutte le specie di rifiuti dalle bottigliette vuote ai resti di cibi e dei fuochi per cucinarli, dai pezzi di seggiolini e ombrelloni distrutti, ai profilattici usati (o scaduti). E siamo ancora all’inizio della stagione balneare!

Se il mare è un bene che a tutti piace, perché lo trattate così male?

Presto andrò a fare conoscenza dei boschi, per vedere se anche là il problema è lo stesso…